Secondo la stampa gli investitori hanno (avrebbero..) festeggiato i risultati finanziari pubblicati da #DoorDash relativi al primo trimestre 2021, mostrando che l’azienda, leader nella scena delle #delivery negli Stati Uniti, ha quasi triplicato le sue entrate trimestrali a $ 1,08 miliardi, aumentato il volume degli ordini a $ 9,9 miliardi con valori di ordini medi ben al di sopra delle medie pre#covid199 .
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Dynamic Food Brands
Una startup innovativa che applica un modello di business testato, dimensionato sulla base delle specificità, delle tradizioni e delle abitudini del mercato europeo per la progettazione di Ghost Kitchen in grado di raggiungere risultati importanti con una EBITDA a doppia cifra positiva sin dal primo anno.
Non è il settore della #ristorazione ad essere in difficoltà a causa dell’improvvisa scossa data, ad una struttura che da tempo mostrava le sue crepe, dal #covid19, bensì alcuni dei modelli di #business collaterali o di supporto ad essa.Ne abbiamo parlato con i ragazzi di Food Genius Academy sabato scorso, 12 Luglio 2020 a Milano, dove […]
Nel mercato Indiano il fooddelivery ha recuperato circa l’80% delle vendite pre-pandemiche. Un post sul blog di Zomato osserva che “il numero di ristoranti che offrono la consegna di cibo è al 70% dei livelli pre-COVID, con tendenza verso il 100%.
Un lungo ed interessante articolo della giornalista Elena Delfino che racconta, intervistando il Ceo di Dynamic Food Brands Michele Ardoni, cosa sono le nuove ”Cucine Dinamiche” proposte dall’azienda che si propongono di innovare la tradizionale formula delle Ghost Kitchen e delle Dark Kitchen in Italia.
Ambrosia il ristorante meneghino del Gruppo Ethos dedicato al cibo organico, slowfood , diventa un Virtual Brand con Dynamic Food Brands srl .
Entra nelle Ghost Kitchen portando equilibrio nell’offerta del Food Delivery con una serie di menu specifici per il pasto a domicilio, leggeri, de-stagionalizzati, biologici .
Davvero il Food Delivery performa solo con una offerta Junk Food ?
La vera rivoluzione del retail post Covid19 sarà quella di lavorare sull’affermazione dell’identità di brand e di prodotto.
Uscendo dalla comfort zone del ristorante o del locale ”piacione” senza una propria personalità e non in grado di lavorare sulla fidelizzazione della clientela, ma prostituitosi ai gusti mutanti e mutevoli del pubblico di riferimento.
Non sarà il futuro del ”tutto digitale” ma il giusto connubio tra facilità di accesso all’offerta, customer experience , usability ed interazione umana.
Tornerà la prossimità?
Forse una vicinanza diversa, ma soprattutto i brand dovranno recuperare l’affetto perduto, grazie ad anni di politiche deleterie di personale non formato, a basso costo, non motivato. Il nuovo retail sarà quanto di più simile al vecchio retail si possa immaginare. E forse sarà una scoperta piacevole per la GenZ che in esso troverà innovazione, proprio perchè diverso dal quotidiano cui è abituato.
Love Pokè crede nelle ghost kitchen e dar kitchen e ha firmato nei giorni scorsi un accordo con la società di sviluppo Dynamic Food Brands per entrare nelle città o nelle zone dove ancora non è presente con i suoi store. “Inizieremo da Roma, e si tratterà di un test per capire la successiva evoluzione. L’accordo infatti prevede la copertura di più città”, conclude